Come sovente accade ai nostri giorni, anche allora, per fare fronte ad una impellente necessità del momento, il legislatore dell’epoca provvide con una legge a disciplinare giuridicamente gli studi professionali di assistenza e di consulenza, nacque così la Legge 1815 del 1939.
Gli atti parlamentari, veramente scarni, come era logico attendersi data l’epoca ed il momento politico, non ne fanno cenno, ma la necessità che portò a questa legge non può essere stata che quella di frenare gli abusi connessi al sistema sociale che si andava consolidando.
La legge 1815/1939 rappresenta il primo nucleo giuridico e l’atto di nascita della futura Categoria dei Consulenti del Lavoro, attraverso le “famigerate” autorizzazioni.
Gli abusi, cui si è accennato, devono essere stati talmente rilevanti da indurre il legislatore, sia pure con l’onere attenuato della segnalazione prevista dagli artt. 4 e 5, ad obbligare a rendere noti alla Pubblica Amministrazione gli avvocati e procuratori, i dottori commercialisti ed i ragionieri, iscritti ai rispettivi Albi, che intendevano occuparsi del settore previdenziale.
Erano gli albori degli anni cinquanta quando, dal Ministero, filtrarono le prime allarmanti notizie circa l’abolizione dell’articolo 4, fatto che avrebbe in sostanza comportato l’eliminazione dei “tenutari autorizzati”, così come allora venivano indicati i futuri Consulenti del Lavoro.
Il 28 luglio 1953 a Milano veniva costituita “l’Associazione dei Consulenti in materia di Lavoro e Previdenza Sociale”, successivamente trasformata durante il Congresso di Firenze del 29 e 30 giugno 1957 in “Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro”.
Era il 7 novembre 1959 quando la Gazzetta Ufficiale n. 269 pubblicava il decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1959 n. 921: regolamento di attuazione della Legge 23 novembre 1939 n. 1815, per la disciplina dell’attività di tenuta o regolarizzazione dei documenti di lavoro aziendali.
All’art. 2 per la prima volta venivamo definiti “consulenti del lavoro”.
Il 21 gennaio 1964 viene approvato dal Consiglio dei Ministri lo schema di disegno di legge concernente l’istituzione dell’Albo Provinciale dei Consulenti del Lavoro, che ci porterà alla Legge 12 dell’11 gennaio 1979.
(Fonte: “Come diventammo Consulenti del Lavoro” di Cesare Orsini)